Muso contro muso: mentre la scuola è occupata dagli studenti, la preside di una scuola situata a Firenze indice la Dad obbligatoria per tutti i ragazzi. Chi non accenderà la videocamera sarà ritenuto assente dalle lezioni. È legale tutto ciò?
La scuola dovrebbe essere il posto in cui la diplomazia ed il confronto emergono maggiormente ma non è andata così in questa storia. La preside ed il ragazzi di un istituto di Firenze infatti si sono resi protagonisti di un vero e proprio muso a muso. Riavvolgiamo il nastro della vicenda: gli studenti del liceo fiorentino hanno occupato il proprio istituto per una serie di problematiche come l’assenza di materiale igienico nei bagni, la mancanza di una scala antincendio e le condizioni precarie di aule e finestre.
La preside a questo punto non si è tirata indietro rispetto alle intimidazioni. La donna infatti ha ripristinato la Dad (didattica a distanza), sistema che gli adolescenti hanno conosciuto bene nei mesi di lockdown per il Covid 19. La preside ha inoltre espresso fermamente che tutti coloro che non si presenteranno durante la videolezione o che non accenderanno la videocamera auto inquadrandosi, saranno ritenuti assenti dalle lezioni.
Scuola occupata, la preside risponde con la Dad: è legittimo?
Partiamo dal presupposto che occupare una scuola è giudicato come un reato, a differenza dello sciopero di massa che risulta un diritto dello studente. Il codice penale infatti punisce con la reclusione fino a due anni o con la multa da 103 a 1032 euro chi invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto.
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D’altro canto però neppure la preside è in completa legalità e su questo caso ci sarà molto da discutere. Difatti, allo stato attuale della situazione, la didattica a distanza non è più un metodo attuabile e previsto dal sistema scolastico. Da quest’anno non è più attivabile neppure per situazioni legate al Covid 19.
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Infine è arrivata anche la risposta della preside alle lamentele dei ragazzi che protestano per l’inagibilità della scuola come detto in precedenza. “Le vie di fuga esistenti rispettano le normative vigenti per legge e l’inadeguata pulizia è dovuta al personale Ata sottodimensionato. Sarà nostra premura controllare lo stato degli infissi e il numero delle finestre da riparare. Alcuni servizi igienici sono nuovamente intasati e non completamente agibili anche a causa di atti vandalici” le parole della massima figura del liceo.