Vediamo come mai, chi non ha un conto corrente, è destinato a pagare cifre più alte per lavoro occasionale
Cominciamo col dire che il lavoro occasionale è una prestazione lavorativa nella quale il prestatore si obbliga ad effettuare un servizio su commissione del soggetto committente. L’utilizzo delle prestazioni occasionali, prescinde dalla misura del compenso concordato. Si tratta infatti di più lavori che si svolgono in un determinato periodo.
Per quanto sempre per le prestazioni occasionali, nel 2023, sono stati ufficializzati i ritorni dei voucher, ad esempio, nuove disposizioni prevedono l’aumento del limite di compenso che l’utilizzatore può erogare nei confronti dei prestatori di lavoro, che passa da 5.000 a 10.000 euro per anno civile.
Niente conto corrente? Aumento dei costi
In una nota, l’Inps, che la somma prevista a carico del prestatore sarà di circa sarà di 3,84€ per ciascun mandato di pagamento. Aumenta quindi, il contributo, se un prestatore non fornisce i propri codici Iban oppure se non ha un conto corrente.
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Quindi, invece dei 2,6€ previsti, scatta un ulteriore aumento. Come sappiamo, ci sono delle piccole quote riguardo le prestazioni del lavoro occasionale, divise in questi modi: su conto corrente bancario intestato o cointestato al prestatore; con bonifico bancario domiciliato su Poste Italiane; presso gli sportelli degli uffici postali.
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Qualora, il prestatore, non riuscisse ad effettuare il pagamento, allora sarà l’Inps tratterrà dalle somme corrisposte al prestatore un contributo di 3,84€ per ciascun mandato di pagamento in luogo della precedente somma di 2,6€. Ciò a seguito del rinnovo del contratto tra INPS e Poste Italiane S.p.A. È un importo pari alla somma del pagamento costo relativo al in contante di 1,75 euro, più il costo della spedizione della lettera di 1,71 euro.
Ma cosa s’intende per lavoro occasionale?
Si intende per lavoro occasionale un contratto mediante il quale un soggetto utilizzatore acquisisce, con modalità semplificate, prestazioni di lavoro occasionali o saltuarie di ridotta entità.
Esso colma il vuoto normativo derivante dalla abrogazione del lavoro accessorio, ma, presenta requisiti più stringenti e richiede una maggiore operatività negli adempimenti. Sono previste deroghe parziali per il settore del turismo. Di solito, la quota minima di pagamento per un lavoratore occasionale è pari a 9€.