Ricevere la busta paga è un diritto sacrosanto di ogni lavoratore; ma cosa bisogna fare nei casi in cui il datore di lavoro non la consegna? Facciamo un focus su questo argomento molto dibattuto nell’ultimo periodo.
Ricevere mensilmente la busta paga è un diritto fondamentale di ogni lavoratore: è infatti scritto nella Costituzione. L’articolo 1 della legge n. 4 del 1953 stabilisce che il datore di lavoro, all’atto di corresponsione della retribuzione, deve consegnare anche la busta paga al dipendente. Non sussiste alcuna libertà di scelta per il datore di lavoro circa la possibilità di non consegnare il cedolino, si tratta sempre e comunque di un obbligo.
All’interno di essa infatti vengono riportate una serie di indicazioni ed informazioni fondamentali per il dipendente, il quale può osservare ogni movimento economico a suo carico durante l’arco mensile da parte del datore di lavoro. Ma cosa bisogna fare qualora il datore di lavoro non la consegna? Andiamo a scoprire tutte le operazioni possibili.
Busta paga, cosa fare se il datore di lavoro non ce la consegna?
Ciò che può deliberare autonomamente il datore di lavoro è il metodo di consegna. Quello più diffuso è sicuramente il passaggio a mano, con il “capo” che trattiene una copia del cedolino e l’altra la fornisce al suo dipendente. Un altro metodo è sicuramente quello telematico che negli ultimi tempi sta prendendo sempre più piede: entrambi i soggetti per devono essere muniti di PEC (Posta Elettronica Certificata).
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Ma quindi cosa fare in caso di mancata consegna di busta paga? Il primo consiglio che vi forniamo è quello di parlare direttamente con il vostro datore di lavoro. Molto spesso le parole sono il miglior strumento per venirsi incontro. In altri casi però si può far riferimento alle organizzazioni che si occupano di ciò, ovvero l’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
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Una mancata consegna può provocare:
- una sanzione amministrativa pecuniaria che va dai 150 euro ai 1.500 euro;
- se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori, ovvero a un periodo superiore a sei mesi, la sanzione va da 500 a 3.000 euro;
- se la violazione si riferisce a più di dieci lavoratori, ovvero a un periodo superiore a dodici mesi la sanzione, va da 1.000 a 6.000 euro.
Infine, se il datore di lavoro continua a non assolvere nell’impegno di inviare la busta paga, si può anche denunciare il soggetto in questione attraverso l’aiuto di un avvocato.