Il mondo del lavoro e dell’occupazione è cambiato con il coronavirus, quali opportunità si sono aperte negli ultimi anni
L’emergenza dovuta alla pandemia di coronavirus ha cambiato la percezione del lavoro in vasti settori della piccoloa e media impresa. L’organizzazione e i procedimenti della produzione si sono dovuti adeguare a modalità che non prevedono la presenza fisica e alla durata temporale dell’attività professionale. Sono emerse procedure basate piuttosto sugli obiettivi.
Ciò ha condotto a una maggiore alfabetizzazione informatica e allo sviluppo di alcuni settori produttivi e quindi professionali. Anche se la contempo molte imprese non hanno avuto gli strumenti per sopravvivere alla crisi oppure hanno sfruttato esclusivamente i sostegni senza crescere e ora tornano a licenziare. Eppure vi sono delle professione che, unendo tradizione e innovazione tecnologica, sono in continua richiesta.
Occupazione quali opportunità dopo il Covid
Secondo il Rapporto di Linkedin sui lavori in crescita nel 2023 ci sono i responsabili delle vendite e i direttori di farmacia, apparentemente più tradizionali, e gli esperti di sostenibilità e di cybersecurity più innovativi. Molto richieste le professioni legate alle materie STEM (Science Technology Engineering Mathematics, cioè Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
Importante e molto apprezzata dalle aziende è l’esperienza con il cliente, con tutti i profili connessi. In fase di crescita la domanda di mestieri finalizzati alla formazione aziendale come il learning and development specialist, in considerazione della rinnovata importanza data al personale da parte delle imprese. Quindi un mix di professioni tradizionali e contemporanee, ma accomunate da competenze tecnologiche avanzate.
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Per le aziende, infatti, appaiono fondamentali le competenze relative al digitale e connesse ai big data, anche per profili apparentemente tradizionali come il responsabile alle vendite che deve essere esperto di lead generation, cioè quelle operazioni di marketing finalizzate alla realizzazioni di liste di contatti e possibili clienti. L’informatica, in questo senso, è considerata una risorsa anche quando si tratta di algoritmo che integra il lavoro umano, considerando che le attività di empatia non sono replicabili.
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Anche le competenze per lo sviluppo degli algoritmi, con figure per machine learning e data scientist, sono molte apprezzate. In genere, per lavorare con gli algoritmi sono necessarie competenze soft così da affiancare le macchine informatiche con le capacità umane di critica e relazione.