Violenza a scuola, sono sempre di più i professori che vengono aggrediti verbalmente e fisicamente. I dati.
La scuola è un luogo che da sempre è simbolo ordine e disciplina, e insieme alla famiglia, concorre a formare gli alunni come individui e ad inserirli anche nella comunità.
Purtroppo però, negli ultimi anni si sta assistendo a un cambiamento allarmante, che vede la scuola come un nuovo centro di violenze dove non c’è più ordine. Ad essere colpiti dalle violenze, gli alunni più fragili, ma anche i professori, vittime di alunni sempre più indisciplinati e inclini alla violenza.
Un fenomeno sempre più diffuso, che viene il più delle volte sottovalutato dalle famiglie ma anche dalle scuole e dalle vittime stesse, e che vede dati sempre più allarmanti.
A darci una stima di quello che sta succedendo, il sito Skuola.net, che dopo aver analizzato un campione di 1800 studenti, ha potuto contribuire a fornire dati più dettagliati su questo fenomeno che sta diventando sempre più diffuso in tutte le scuole italiane.
Violenza a scuola, i dati dell’indagine di Skuola.net
Secondo l’indagine condotta da Skuola.net su un campione di 1.800 studenti, emerge che solo dall’inizio di questo anno scolastico, uno studente su cinque ha assistito ad un’aggressione verbale o fisica di un compagno nei confronti del professore e almeno in un terzo dei casi, si tratta di episodi che si ripetono.
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Dai dati raccolti, emerge poi che nel 40% dei casi viene ripreso la violenza con il cellulare e l’80% dei ragazzi intervistati ammette che spesso gli episodi vengono resi più scenografici proprio per essere filmati e poi pubblicati sui social.
Come abbiamo detto, nella maggior parte dei casi, il professore vittima di violenza non da peso alla cosa e preferisce risolvere la questione internamente con una nota sul registro, senza nemmeno coinvolgere la presidenza.
Quando invece questo accade (solo nel 15% dei casi) solo nel 60% dei casi si assiste a punizioni severe come la sospensione, lavori socialmente utili o il coinvolgimento della famiglia.
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Quando poi la famiglia viene coinvolta, la maggior parte dei genitori (ben il 49%) prima di schierarsi con il professore vuole valutare il caso, mentre è solo il 22% a schierarsi apertamente dalla parte del docente.