Quale sostegno è possibile per le famiglie alle prese con l’assistenza delle persone anziane in casa, il bonus badanti
L’assistenza delle persone anziane, in un paese come l’Italia che sta rapidamente invecchiando, è sempre più un’urgenza per moltissime famiglie. L’insufficienza di percorsi facilitati ai servizi sanitari e sociali, la scarsità degli interventi di sanità preventiva presso le residenze degli anziani e soprattutto la necessità di aiuti nei costi da sostenere nell’assistenza domiciliare sono tra le questioni che maggiormente assillano le famiglie e che rappresentano gli obiettivi delle associazioni che rappresentano di datori di lavoro delle badanti.
I giusti aumenti contrattuali scattati a gennaio dei minimi salariali, rivalutati tenendo conto dell’aumento del costo dei prezzi al consumo del 9,2%, pesano molto sui bilanci familiari e rendono sempre più importante la riforma dell’assistenza delle persone non autosufficienti.
La necessità del bonus badanti per le famiglie in difficoltà
Secondo una ricerca del Censis commissionata dall’Assindatcolf, associazione che raccoglie i datori di lavoro della badanti, i costi per l’assistenza domicialiare sono insostenibili per 6 famiglie su 10. Questo giustifica le aspettative per l’applicazione della legge che prevede una riforma complessiva del settore dell’assistenza a domicilio.
La legge delega è stata approvata nel mese di gennaio e prevede la modifica dell’assegno di accompagnamento, ma se non si ha ancora traccia dei decreti attuativi e delle risorse finanziarie che possano realmente concretizzare la riforma. Per le famiglie un sostegno statale nelle spese per l’assunzione della badante è prioritario, in un settore dove purtroppo il lavoro nero è largamente diffuso.
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Secondo i dati raccolti dalla ricerca Censis più di 8 famiglie su 10 preferiscono una prestazione universale adeguata alle concrete necessità assistenziali, con l’ipotesi di un incremento in caso di lavoratori domestici regolarmente contrattualizzati. Una nuova prestazione privilegiata rispetto all’attuale assegno di accompagnamento erogato senza vincoli di uso.
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Più della metà, il 52%, del personale che oggi si occupa a domicilio delle persone non autosufficienti è in posizioni non regolari, ma i risultati della ricerca Censis chiariscono che le famiglie adeguatamente sostenute a livello economico e fiscale sono disponibili a utilizzare molto di più personale domestico e di assistenza con contratti regolari. Quindi richieste molte chiare al governo da parte delle famiglie in un settore chiave della società italiana.