È possibile per una badante sottoscrivere contratti diversi con datori di lavoro diversi? Cosa prevede la normativa
L’Italia è ormai il paese del cosiddetto tsunami d’argento, una tendenza demografica caratterizzata da una popolazione sempre più anziana e una numero di figli in calo costante. Quindi pochi giovani e ancor meno bambini, in un calo di nascite in apparenza inarrestabile. Non casualmente anche il governo sta tentando delle risposte per invertire la rotta.
Gli investimenti sono non soltanto per favorire la natalità, ma per garantire l’assistenza a un numero sempre maggiore di anziani. Si mira a potenziare l’assistenza domiciliare, con nuove prestazioni socio-sanitarie, servizi specifici per le situazioni di maggiore fragilità e maggiore attenzione per le figure familiari e professionali di caregiver.
Il lavoro delle assistenti familiari, in genere si tratta di una professione femminile, è quindi sempre più richiesto e diffuso. Si calcola che al momento in Italia le persone occupate come assistenti familiari, colf e badanti siano circa 2 milioni, purtroppo con una larga diffusione del lavoro nero. Anche in questo caso i numeri sono elevati circa il 58,7 per cento degli occupati sono lavoratori irregolari e in nero, cioè senza contratto.
Si lega in questo senso la questione se sia possibile per una badante sottoscrivere 2 contratti di lavoro con datori diversi. La domanda può apparire lecita considerando tempo e delicatezza dell’impiego che richiede di certo empatia e dedizione, ma anche professionalità. Avere due contratti significa, solo in apparenza, avere meno tempo a disposizione.
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La durata oraria dell’impiego dipende anche dalle esigenze e dai bisogni dell’utenza. Si può dire che una persona che già possiede un contratto con un’altra famiglia, probabilmente è sufficientemente esperta e preparata per affrontare un altro impegno. L’unico problema è la compatibilità dei tempi. Dal punto di vista contrattuale e normativo, poi, non ci sono impedimenti ad un doppio incarico di lavoro.
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Il contratto collettivo nazionale di lavoro di settore non fa alcun riferimento al caso di un’assistente familiare con due contratti di lavoro, non vi è quindi alcun divieto a questa possibilità. Non ci sono problemi ad assumere personale che abbia già un altro contratto attivo, si tratta esclusivamente di trovare gli incastri di orario adeguati.
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