MONDO SCUOLA

Scuola, sciopero 10 febbraio: durata ed adesioni

Con una Circolare interna, il Ministero dell’Istruzione e del Merito specifica le modalità previste per lo sciopero scuola del 10 febbraio 2023

Scuola (Foto Pixabay – larciere.it)

Lo sciopero di personale del servizio pubblico, come dei mezzi di trasporto o della scuola, finisce spesso per arrecare disagi alla popolazione. E proprio questo fattore dà la visibilità necessaria per poter avanzare delle rivendicazioni. I dipendenti del settore pubblico hanno dalla loro ancora un potere contrattuale e di sciopero che può aiutare le rivendicazioni. Mentre il mondo precario del lavoro non intacca particolarmente la società, al punto che gli scioperi spesso non sono minimamente contemplati.

Il mondo della scuola negli scioperi è solitamente molto appoggiato dai sindacati di base. Il 10 febbraio 2023 ci sarà uno sciopero della scuola, di cui i dirigenti scolastici dovranno dare puntualmente i numeri del’adesione, che riguarderà:

  • il personale docente;
  • il personale ata;
  • il personale educativo;
  • il personale dirigente;
  • il personale a tempo determinato;
  • il personale a tempo indeterminato.

Sciopero scuola, le richieste ed i disagi

Insegnante (Foto Pixabay – larciere.it)

Relativamente ad una legge del 1990, gli scioperi del servizio pubblico devono comunque garantire un servizio minimo. Molte famiglie che non hanno alternativa alla scuola potrebbero non avere alternative. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato una circolare in cui esplicita gli obblighi per i dirigenti scolastici ed anche una scheda informativa ed anche gli obblighi di informazione Lo sciopero del 10 febbraio, indetto dall’USB P.I. Scuola, è motivato da:

  • mancato inserimento di aumento organici docenti ed ata nei provvedimenti legislativi;
  • mancata integrazione docenti ed ata del cosiddetto “organico aggiuntivo Covid”;
  • organici personale ata inadeguati e sottodimensionati con carichi di lavoro e responsabilità aumentate;
  • attuazione percorsi di formazione obbligatori a carico dei vincitori di concorsi straordinari e intenzione di procedere a formazione obbligatoria a carico dei futuri docenti;
  • mancanza di volontà a stabilizzare i docenti vincitori di concorsi ordinari e straordinari 2020;
  • volontà di mantenere i vincoli sulla mobilità del personale docente;
  • inadeguato rinnovo parte economica del CCNL soprattutto per le categorie con retribuzione minore;
  • mancata volontà di eliminare i percorsi PCTO nonostante i gravi e letali incidenti sul lavoro.

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Queste le motivazioni ufficiali. Si attendono notizie ulteriori relativi all’adesione da parte dei docenti o anche del personale ATA o altro personale scolastico. Dopo lo sciopero le parti sociali e politiche potranno incontrarsi per trovare una convergenza circa le motivazioni dello sciopero.

Giuliana N

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