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Università di Pisa: “entrare più tardi a scuola migliora il rendimento”

Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Pisa ha evidenziato che entrare più tardi a scuola migliora il rendimento degli alunni. Vediamo insieme cosa hanno scoperto gli studiosi.

Alunni a scuola (foto da Canva – larciere.it)

Che siamo materna, elementare, media o superiore non importa. Siamo stati tutti abituati a svegliarci verso le 6,30 o verso le 7 del mattino per entrare a scuola alle 8 in punto. Ma perché proprio a questo orario? Ci basiamo ancora su vecchi regolamenti che impongono una sveglia presto per far immagazzinare sin da subito il senso di dovere e di sacrificio anche nei bambini.

Inoltre si pensava che una mente al mattino fosse molto più pronta rispetto ad una mente della metà pomeriggio. Ultimamente però tutte queste supposizioni stanno venendo smantellate. Un colpo di grazia arriva direttamente dai ricercatori dell’Università di Pisa, i quali affermano che “entrare più tardi a scuola favorisce un rendimento migliore per gli alunni”.

Università di Pisa, “entrare più tardi a scuola migliora il rendimento”: come è stato effettuato lo studio

Entrare più tardi a scuola (foto da Canva – larciere.it)

La ricerca si è basata un campione di 93 studenti tra i 13 e i 17 anni, atleti di società sportive di pallacanestro della provincia di Pisa. Essi sono stati analizzati secondo diversi criteri dagli studiosi. Ne è emerso che il disallineamento tra gli orari personali preferiti per dormire e quelli imposti dalla società per svolgere mansioni, farebbe derivare sia uno stress psicologico per i soggetti in questione che un peggior rendimento nei compiti quotidiani da svolgere.

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Il Social Jetlag e la privazione di sonno cronica possono avere conseguenze negative su vari aspetti della fisiologia dei più giovani, come il rendimento scolastico e sportivo e l’apprendimento di nuove competenze“.  Questo è ciò che afferma Simone Bruno dottorando in Scienze Cliniche e Traslazionali dell’Ateneo pisano –

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Inoltre sono stati portati avanti altri studi durante la finestra estiva. In questo periodo i giovani non hanno l’obbligo scolastico e possono svegliarsi o andare a dormire quando desiderano. Dopo aver sottoposto un campione a dei test ne è derivato che i risultati sono consistentemente migliori durante l’arco dell’estate. Far cominciare le lezioni scolastiche più tardi quindi potrebbe essere un fattore da non sottovalutare per tutti gli istituti.

Mario Rossi

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