Smart e Start 2023 requisiti e funzionamento della misura che sostiene le nuove imprese ad alto contenuto tecnologico
Gli investimenti nel settore produttivo ad elevato contenuto tecnologico sono necessari per sostenere le nuove imprese che si affacciano sul mercato. Le start up innovative hanno necessariamente bisogno di contributi e sostegno, non casualmente si indica con questo termine la fase iniziale di avvio dell’attività di un’impresa che punta sull’innovazione e sulla creazione di un modello di business replicabile.
Con questo bando, introdotto dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, si punta proprio a sostenere le nuove aziende alle prese con un mercato globalizzato molto competitivo. I finanziamenti riguardano progetti di impresa già costituiti o da costituire ex novo da parte di persone fisiche.
Come funziona Smart e Start 2023
I progetti finanziati possono avere piani di spesa tra i 100mila e 1,5 milioni di euro e con il bando si sostiene la cultura d’impresa che punta allo sviluppo tecnologico e alla ricerca scientifica. Infatti è sul piano dell’innovazione che si orienta il finanziamento. Le nuove aziende devono essere state fondate da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione specifica del Registro delle imprese.
Per start up si intende un’azienda giovane con profilo tecnologico elevato e potenzialità di crescita e a richiedere il finanziamento possono essere:
- start up innovative di piccola dimensione;
- gruppi di persone fisiche che apriono una start up nel Paese, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “start up Visa”;
- aziende straniere che si impegnano a costituire almeno una sede sul territorio italiano.
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Tra le spese coperte dai fondi di Smart e Start 2023 ci sono:
- impianti, macchinari e attrezzature tecnologici inerenti l’attività;
- brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate per la gestione aziendale;
- personale dipendente e collaboratori;
- servizi necessari allo sviluppo del progetto d’impresa.
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I progetti devono possedere delle caratteristiche specifiche per esempio essere indirizzati allo sviluppo di prodotti nel campo dell’intelligenza articifiale o dell’economia digitale, o avere lo scopo di rivalutare economicamente gli esiti della ricerca pubblica e privata. Le start up possono ricevere finanziamento agevolati fino all’80% delle spese, servizi di tutoraggio o contributi a fondo perduto con copertura del 50%. Le domande vanno presentate in via telematica al sito di Invitalia.