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Lavoro, esonero contributivo per chi assume queste categorie

La nuova Legge Bilancio ha messo in opera alcuni programmi per agevolare l’assunzione di alcune categorie particolarmente svantaggiate nel mondo del lavoro

Ricerca lavoro (Foto Pixabay – larciere.it)

La crisi economica ovviamente rispecchia, e fa da riflesso, alla crisi del modo lavorativo. Ad oggi non è solo difficile essere assunti in maniere stabile, con contratto a tempo indetermonato, ma trovare lavoro in senso stretto, anche se precario. Di conseguenza le politiche attive devono lavorare molto per rendere più efficienti i profili professionali ed adeguarli alla fluidità del mondo lavorativo odierno.

I sostegni pubblici in favore delle fasce svantaggiate, come i percettori del reddito di cittadinanza, o di chi ha perso il lavoro, come chi è in Naspi o Dis – Coll, servono a tempo limitato, dopodiché è necessario che il cittadino venga ricollocato. Il lavoro dei centri per l’impiego è piuttosto inefficace, serve una spinta in più. E dunque la nuova Legge Bilancio ha inserito delle agevolazioni ulteriori per i datori di lavoro che vogliono assumere lavoratori di fascia svantaggiata.

Assunzioni, le agevolazioni lavoro previste dalla Legge Bilancio

Lavoro (Foto Pixabay – larciere.it)

Di conseguenza sono state inserite nella Legge Bilancio 2023 delle agevolazioni alle assunzioni. E questo riguarda le categorie di lavoratori ed ex lavoratori che sono più svantaggiate. In prima istanza i percettori di reddito di cittadinanza. Chi assume un beneficiario del reddito, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, nell’arco di tempo che va dal primo gennaio al 31 dicembre del 2023, ha diritto all’esonero contributivo per 12 mesi.

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Discorso simile per i datori di lavoro privati che assumono i giovani under 36. L’esonero contributivo del 100% era già previsto in precedenza per questi datori di lavoro, ma ora l’importo è salito da 6mila a 8mila euro. Il beneficio può essere utilizzato per un massimo di 36 mesi. Anche chi assume donne in stato di disagio economico ha diritto all’esonero contributivo. Ed anche chi ha già assunto donne in stato di svantaggio e le stabilizza. Si tratta di donne disoccupate da almeno due anni, o da un anno se over 50 anni.

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Possono richiedere l’agevolazione anche i datori di lavoro che assumono donne in professioni che registrano una forte disparità occupazione di genere. La durata del beneficio è di 12 mesi per i contratti a tempo determinato e 18 mesi per i contratti a tempo indeterminato e per la stabilizzazione.

Giuliana N

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