L’80% dei licei italiani, chiamano i genitori degli studenti, per i troppi episodi di bullismo che accadono negli istituti
Questa nuova generazione di studenti italiani, è alquanto vispa e sfrontata, nei confronti degli insegnanti, che si sacrificano e perdono parte del proprio tempo a cercare di insegnare materie e conoscenze ai ragazzi che vanno nelle scuole italiane. Aumentano sempre di più gli episodi di scontri coi docenti ed episodi di bullismo, verso i ragazzi un po’0 più timidi che subiscono aggressioni e violenze.
Perché c’è tanto bullismo nelle scuole? Le cause, possono collegarsi al temperamento del bambino, i modelli familiari, gli stereotipi imposti dai mass media, l’educazione impartita dai genitori o dalle istituzioni scolastiche e altre variabili collegate all’ambiente sociale.
Si è spesso ascoltato attraverso tg o letto attraverso i quotidiani che i ragazzi, vittime di aggressioni o violenze, si sono suicidati, per disperazione o per “vergogna” di essere sempre sotto l’obiettivo di minacce. Come risolvere le situazioni? Le scuole, tentano di chiamare i genitori, per informare loro di questa triste realtà. Ma anche i professori, sono coinvolti in atti di bullismo.
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Capita così che i professori, presi dall’esasperazione reagiscono nei confronti degli alunni. Come evidenziato dal quotidiano la Repubblica che rende noto i dati del Ministero dell’Istruzione, sono tante le sospensioni, i 5 in condotta e i casi in cui la scuola chiede l’aiuto dei servizi sociali. È aumentata in circa 4 anni la percentuale di atti di violenta, dal 50% all’80%.
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Nel 2022 non sono mancati gli interventi delle forze dell’ordine nelle scuole ed anche i risarcimenti delle famiglie degli alunni che hanno causato danni agli istituti.
Ma quale può essere la soluzione per risolvere questa grave situazione?
Riferire all’insegnante quello che accade, oppure incoraggiare chi sta subendo la prepotenza di un bullo a parlarne con gli insegnanti, consigliare a chi ha visto qualcuno fare il bullo con un altro di raccontare tutto agli insegnanti chiedere che qualcuno venga a scuola a parlare del bullismo e spiegare come affrontarlo.
Secondo studi, la violenza del bullo può essere di due tipi: proattiva e reattiva. L’aggressività proattiva è organizzata, emotivamente distaccata e guidata dal desiderio di una ricompensa.
L’aggressività reattiva è impulsiva, in risposta a una minaccia percepita e associata a emozioni come ansia o rabbia.
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