Meno 6,3 per la spesa alimentare degli italiani. I dettagli sono preoccupanti e peggioreranno non appena saliranno nuovamente i prezzi della benzina.
Il 2022 è stato un anno davvero molto complesso per gli italiani, in linea generale per tutta l’Europa. Questo perché a causa del conflitto bellico si è assistito ad un vertiginoso aumento dei prezzi in modo particolare sui beni di prima necessità quali pasta, pane, olio e ovviamente sulla benzina.
Nei supermercati si è venuto a creare molto allarmismo in modo particolare per i mesi più cruciali della guerra si è fatto un passo indietro nel passato e che si è stati costretti al razionamento. A tal riguardo, infatti, gli scaffali era possibile comprare un numero limitato di questo genere di prodotti.
Gli italiani hanno trovato moltissima difficoltà nell’arrivare a fine mese in tanti sono stati costretti ad usufruire dei bonus messi a disposizione dal governo per poter ottemperare a tutte le spese. Purtroppo la situazione non sembra ancora essere migliorata. Andiamo nel dettaglio.
Spesa alimentare, gli italiani sono costretti a tagliare sul cibo
Come si accennava poco fa, secondo i dati forniti dall’Istat c’è ancora tanta preoccupazioni per gli italiani e soprattutto molto allarmismo per quel che riguarda non solo il caro benzina (ricordiamo a tal proposito lo sciopero indetto il 25 e il 26 gennaio), e dunque il rialzo delle accise.
La situazione economica in Italia è davvero preoccupante e attualmente gli italiani sono in seria difficoltà. Si è parlato, in precedenza, di razionamento e questo vuol dire ritorno al passato specialmente agli anni più difficili che la penisola ha vissuto. Non solo il dopoguerra, ma anche gli anni ’70 e ’80.
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Proviamo a ragionare con i numeri alla mano e vediamo l’andamento del mese di novembre. Parliamo in modo particolare di beni alimentari. Si è visto, infatti, un minuì di oltre il 6,3 % sull’acquisto della spesa di tutti i giorni. I dati del Codacons parlano chiaro.
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Le vendite al dettaglio sono diminuite in volume del 3,6%.