Caro benzina, è stato indetto uno sciopero dei benzinai nei giorni 25 e 26 gennaio. Ecco cosa sta succedendo
A causa del conflitto bellico tra Russia ed Ucraina, il nostro Paese ne ha risentito molto sul versante economico. A peggiorare ulteriormente la situazione l’impennata dell’inflazione. Con la guerra abbiamo assistito ad un aumento davvero impressionante non solo dei beni di prima necessità, ma anche della benzina.
Questo rincaro così improvviso ha causato tanta preoccupazione negli italiani che di punto in bianco hanno dovuto fare i conti con dei costi mai visti prima. Il governo si è mosso tempestivamente per cercare di risollevare le sorti del nostro Paese, ma a quanto pare non è bastato.
Sciopero dei benzinai 25 e 26 gennaio a causa delle misure del Governo
Come stavamo accennando poco fa, a causa del conflitto bellico, che va avanti ormai da circa un anno, tra Ucraina e Russia molti paesi europei hanno risentito della guerra sul versante economico. In Italia abbiamo assistito ad un aumento spropositato non solo dei beni di prima necessità ma anche del carburante.
Potersi permettere un pieno di benzina è diventato quasi un lusso considerando che nei periodi cruciali il costo si aggirava o superava in alcuni casi anche i 2 euro al litro. E delle scorse ore la notizia che i benzinai hanno indetto uno sciopero per il giorno 25 e 26 gennaio.
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Dicevamo che e stato indetto da parte di benzinai uno sciopero per il 25 e il 26 gennaio. Davvero dure le parole di lavoratori che con questa astensione dal lavoro sono decisi più che mai a voler porre fine a questa ondata di fango – così è stato definito il periodo davvero complesso che stiamo vivendo.
È stato reso noto, inoltre, che durante i giorni di sciopero verrà organizzato un presidio sotto Montecitorio inoltre sarà avviata una campagna di contro informazione. Nel frattempo il Governo ha deciso di convocare i sindacati appartenenti a questa categoria il giorno 13 gennaio a Palazzo Chigi.
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Ricordiamo che lo sciopero è previsto dalle ore 19:00 del 24 gennaio fino alle sette del mattino del 27 gennaio.