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Docenti, per accettare la supplenza si deve chiudere la Partita IVA?

Attendendo una chiamata per svolgere il lavoro dei propri sogni, molti soggetti fanno un secondo lavoro. In tal caso, i docenti devono chiudere la Partita IVA per accettare una supplenza? Andiamo a scoprirlo insieme.

Docenti, per accettare una supplenza si deve chiudere la P. IVA? (foto da Canva – larciere.it)

Divenire insegnante è un percorso che dà le sue soddisfazioni una volta arrivati al traguardo: il problema però è percorrere il cammino che porta al termine delle fatiche. Bisogna infatti prima laurearsi magistralmente ottenendo una buona dose di crediti formativi universitari attinenti con le materie scolastiche, fare un tirocinio, vincere un concorso… e non è nemmeno detto che superati questi step si abbia una cattedra al 100%.

Per tali motivi, moltissimi soggetti fanno altri lavori attendendo la chiamata giusta per svolgere il lavoro dei propri sogni. Una domanda che però in molti si pongono è la seguente: i futuri docenti per accettare una supplenza devono chiudere una possibile Partita IVA aperta? Entriamo nel dettaglio dell’argomento e scopriamo cosa dice la legge a riguardo.

Docenti, per accettare la supplenza è obbligatorio chiudere la Partita IVA?

Partita IVA (foto da Canva – larciere.it)

Il personale docente, così come tutti i pubblici dipendenti, ha il dovere di esclusività con l’ente per il quale presta servizio. Questo significa che non può adoperarsi in altre mansioni retribuite. C’è un però: alcuni incarichi possono essere svolti solo previa autorizzazione del proprio dirigente scolastico.

Leggi anche: Supplenze 2022/2023, presa di servizio rimandata al 9 gennaio. Cosa accade

I casi di cui stiamo parlando corrispondo a questi due punti:

  • le libere professioni (così come lo svolgimento dell’attività forense, a determinate condizioni), purché non siano di pregiudizio alla funzione docente, siano pienamente compatibili con l’orario di insegnamento e di servizio e siano svolte previa autorizzazione del dirigente scolastico;
  • per i soli docenti, le lezioni private svolte nei confronti di alunni appartenenti a istituti diversi da quello di servizio (sempre previa autorizzazione del DS).

Leggi anche: Sono uscite le liberatorie nelle province italiane del personale Ata

In conclusione, la Partita IVA può rimanere aperta se dovesse arrivare una chiamata per una supplenza e si potrà continuare con le proprie mansioni (questo ovviamente se non coincide con l’orario lavorativo scolastico). Tutto ciò però dovrà passare sotto l’autorizzazione del dirigente scolastico. Qualora esso non acconsenta, bisognerà scegliere quale delle due strade prendere.

Mario Rossi

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