Busta paga a gennaio in arrivo una doppia novità

Con la busta paga di gennaio sono in arrivo delle buone notizie per i dipendenti, ecco quali sono i dettagli

taglio cuneo fiscale
Busta paga (Foto Adobe – larciere.it)

Con gennaio sono in arrivo alcune novità per i dipendenti con busta paga. Si tratta di notizie certamente positive in considerazione della situazione economica non buona che sta attraversando il Paese. Non si parla certo di soluzioni definitive, ma di piccoli aggiustamenti che possono almeno alleggerire la pressione sui risparmi delle famiglie.

A dare maggiore sostanza alla busta paga di molti lavoratori saranno da un lato il Capodanno che è caduto di domenica e il taglio del cuneo fiscale che interesserà milioni di dipendenti. In particolare quest’ultima misura conferma le decisioni del precedente esecutivo ed è stata confermata nella manovra di bilancio appena approvata in Parlamento.

Cosa sta per succedere in busta paga per molti lavoratori

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Busta paga (Foto Adobe – larciere.it)

Il Capodanno caduto di domenica, come già capitato a dicembre con il giorno di Natale, viene considerato per legge come una doppia festività e quindi avrà conteggiato come festività non goduta. Al dipendente spetta quindi una retribuzione aggiuntiva pari all’aliquota giornaliera prevista dal contratto collettivo di lavoro, con variazioni che dipendono se la paga mensile è fissa oppure è camcolata su base oraria.

L’altra novità riguarda la conferma del taglio del cuneo fiscale del 2 per cento per le retribuzione annue lorde fino a 35mila euro, l’aumento al 3 per cento del taglio per la fascia fino ai 25mila euro lordi all’anno. Si tratta di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali (erogati dallo Stato in sostituzione del lavoratore) che di fatto va incrementare, seppur di poco, la busta paga mensile.

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La contribuzione pesa sulla busta paga dei lavoratori e in parte viene versata dai datori di lavoro e in parte dal dipendente stesso. Con questa manovra il governo ha deciso e confermato le precedenti decisioni orientate proprio a ridurre il cosiddetto costo del lavoro.  Le riduzioni saranno calcolate su tredici mensilità, ma saranno lorde e bisognerà considerarle per l’Irpef.

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Ad avere i maggiori benefici del taglio del cuneo fiscale, saranno gli stipendi tra i 22.550 euro e i 25mila con risparmi che arriveranno fino a 41,15 euro mensili e 493,85 annui pur se lordi. Insomma una piccola gratifica per i dipendenti, in attesa di intereventi più strutturali su stipendi e pensioni in difficoltà con la crisi economica.