Sono in arrivo delle novità per le buste paga fin dal prossimo mese di gennaio, cosa sta per accadere per i dipendenti
Con il prossimo anno si delineano alcune novità per i dipendenti e per quanti hanno una busta paga a disposizione. In una fase come quella attuale, contraddistinta da una forte crisi economica, le opportunità di ottenere aumenti e ritocchi dei propri emolumenti non è notizia trascurabile.
Con il mese di gennaio ci saranno delle buone novità per i dipendenti, non si tratta di incrementi notevoli, ma segnano un’aggiunta in un momento particolarmente difficile. Non si tratta di veri e propri bonus, in quanto le notizie hanno piuttosto a che fare con gli accordi contrattuali e l’importo dei contributi versati e dunque sono strutturali e non una tantum.
Cosa succede alle buste paga per l’inizio del 2023
Si può iniziare confermando che per molti il 1° gennaio sarà riconosciuto come festività non goduta, in quanto cade proprio di domenica. Quindi come già accaduto per la giornata di Natale al dipendente spetta un’ulteriore retribuzione che corrisponde all’aliquota giornaliera. I calcoli per la retribuzione variano a seconda del tipo di contratto, si può dire che chi ha uno stipendio fisso mensile si parla ci circa 1/26 in più in busta paga.
Leggi anche: Offerta da non perdere per il Motorola Edge 20
Comunque per esattezza bisogna sempre far riferimento al proprio contratto e agli eventuali accordi nazionali di categoria. L’altra novità per le buste paga del prossimo mese sarà la conferma del taglio del cuneo fiscale sui versamenti contributivi da parte del lavoratore (che saranno integrati dallo stato). Si tratta in parte della conferma delle scelte del precedente governo con una ulteriore aggiunta per i salari più bassi. Nel dettaglio il taglio del cuneo fiscale riguarderà gli stipendi fino dai 25 mila ai 35mila euro lordi all’anno considerata anche la tredicesima mensilità con una decurtazione pari al 2 per cento.
Leggi anche: Alpitour, posizioni aperte. Come candidarsi
Mentre per le retribuzioni fino ai 25mila euro lordi in un anno, anche qui con tredicesima, il taglio dei contributi versati dal lavoratore sarà del 3 per cento. Quindi per chi ha uno stipendio lordo fino ai 35mila euro, non ci saranno cambiamenti, mentre per i salri più bassi sarà in arriv una piccola somma aggiuntiva a partire fin dal mese di gennaio.