È nato tra mille polemiche ed alla stessa maniera potrebbe scomparire dalle nostre vite: Giorgia Meloni è pronta a rimuovere lo SPID puntando unicamente sulla CIE (carta d’identità elettronica). D’altro canto Renzi, fautore dello SPID, attacca “Fratelli d’Italia contro l’innovazione”.
Lo SPID ha fatto la sua prima apparizione il 15 Marzo 2016 sotto volontà dell’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Tramite questo sistema è possibile accedere sicuramente e senza minacce ai servizi digitali delle amministrazioni locali e centrali. Ciò che però ha fatto storcere il naso a moltissimi italiani è la difficoltà con cui creare la propria area personale.
Dopo 6 anni di SPID, Giorgia Meloni si attacca alla scia delle vecchie polemiche. La premier italiana infatti desidererebbe rimuovere completamente tale strumento poiché difficile da utilizzare, soprattutto per le persone di età avanzata. Non sarà sostituito con un altro sistema bensì dalla CIE (carta d’identità elettronica). L’opposizione però si dice tutt’altro che contenta riguardo la proposta di Fratelli d’Italia.
SPID, Giorgia Meloni pronta a rimuoverlo: Renzi attacca la premier
Il creatore dello SPID, Matteo Renzi, non ci sta ed attacca la maggioranza: “Si tratta di una innovazione del nostro Governo, che ci invidiano anche da altri paesi europei, su cui siamo arrivati per una volta primi. Il governo torni indietro, si fermi prima di fare un’altra brutta figura: diciamo basta alle scelte contro i cittadini. Viva la modernità e l’innovazione”.
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Dopo le polemiche sul POS e sulla rimozione di 18app, ci sono altre grane dunque da risolvere per il nuovo governo. Anche i dati stimati dall‘Osservatorio Digital identity della School of Management del Politecnico di Milano danno ragione a Renzi: ad oggi infatti ci sono più di 32 milioni di italiani che sono in possesso di SPID facendo registrare in quest’ultimo anno un +30% rispetto alla scorsa annata. Inoltre accessi e nuovi login aumentano a vista d’occhio giorno dopo giorno.
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È pur vero però che se si potesse far tutto con la carta d’identità elettronica potremo rimuovere uno strumento che a quel punto non servirebbe più. Si attendono dunque nuovi aggiornamenti sulla questione ma soprattutto nuove polemiche.