La nuova manovra governativa ha stabilito un bonus casa che si va ad aggiungere a quello sull’acquisto della prima casa. Di cosa si tratta
Acquistare una casa al giorno d’oggi è sempre più difficile. a meno che non si abbia ampia disponibilità di contanti. Chiedere un mutuo, con la precarietà del mondo lavorativo odierno, è diventata un’impresa non da poco. E per questo lo Stato interviene con dei bonus sulla casa. Per riuscire ad avvantaggiare sia la sostenibilità che la condizione economica degli italiani, il Superbonus, ad esempio, ha dato la possibilità a migliaia di condomini di efficientare energeticamente le strutture senza dover spendere nulla, anzi, recuperando un 10 per cento nel tempo. Che di solito si accaparrano le banche grazie alla cessione del credito.
Inoltre, per il 2023 è stato disposto un bonus casa per l’acquisto delle case green. È importante che le case facciano parte delle classi energetiche A o B e che siano acquistati direttamente dal costruttore. Lo sconto sull’IVA si può richiedere fino al 31 dicembre 2023.
Bonus casa 2023, quali sono le condizioni per richiederlo
Dunque chi vuole acquistare una casa nei prossimi mesi può accedere a dei bonus. In prima battuta la garanzia statale sulla prima casa, che consente di accendere un mutuo, anche per la cifra intera, agli under 36. Ttamite il fondo Consap. E lo sconto del 50 per cento sull’IVA se si acquistano case green, quindi case ecologiche. La detrazione avviene tramite rimborso entro 10 anni. Come avviene per le detrazioni sugli immobili, come il bonus facciate ed il bonus ristrutturazione.
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Per far parte delle classi energetiche A e B, le case devono possedere il cappotto termico e fonti energetiche devono essere rinnovabili o dotate di pannelli isolanti. Per quanto riguarda la platea di persone che potranno accedere al bonus casa green, le definizioni verranno stabilite nella Legge Bilancio che verrà approvata entro la fine dell’anno.
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I bonus per la casa devono essere richiesti per tempo e soprattutto si deve possedere una cifra di base da anticipare, per poi essere rimborsata dallo Stato sotto forma di credito fiscale. In questi casi si può anche chiedere un prestito alla banca, che acquisisce il credito.