Lo sapevi che, proprio per combattere l’inflazione nei supermercati, è in arrivo una nuova Carta Risparmio Spesa? Ecco chi può richiederla.
E’ in arrivo una nuova misura prevista dal governo per riuscire a contrastare la continua inflazione, sempre più pesante sulle economie di tutti noi, che sta colpendo in particolare il settore dei supermercati tra i tanti. Proprio per questo motivo, infatti, sta per entrare in vigore una cosiddetta Carta Risparmio Spesa?
Ebbene sì, avete capito proprio bene: già per i primi mesi del 2023, infatti, sono previste una serie di manovre che dovrebbero venirci incontro per riuscire a contrastare la continua inflazione che ci sta colpendo ormai in ogni settore del nostro quotidiano. Tra le tante proposte, in particolare, sembra essere in arrivo una Carta Risparmio Spesa. Per sapere di cosa si tratta, come richiederla e chi può farlo, non dovete fare altro che continuare a leggere con noi de l’Arciere.it.
Quella di cui vi stiamo parlando è una nuova misura proposta dal governo e che dovrebbe, teoricamente, entrare in vigore dal 2023, ovvero tra pochi mesi. Secondo questa misura, pensata proprio per combattere l’inflazione che sta colpendo negozi e supermercati, sarà possibile richiedere una Carta Risparmio Spesa: vale a dire una carta pensata per andare incontro alle famiglie in difficoltà a causa, soprattutto, del caro energetico.
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Il governo, infatti, ha deciso di stanziare ben 500 milioni di euro per poter combattere il caro carrello. Ma quali sono i requisiti per poter richiedere questa Carta Risparmio Spesa? Innanzitutto, questo aiuto sarà indirizzato in particolar modo verso chi ha un reddito inferiore ai 15mila euro annui e soprattutto sarà spendibile solo e unicamente per i beni di prima necessità. Per quanto riguarda, invece, la sua singola gestione, questa sarà una decisione che spetterà al Comune di appartenenza.
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La Carta Risparmio Spesa, inoltre, è stata pensata un po’ come se fosse un buono spesa: ovvero per andare incontro alle famiglie in difficoltà e che potranno così beneficiare di vantaggi e sconti su quelli che sono i beni di prima necessità, per tanto pane, pasto, latte o prodotti per l’igiene personale. Fondamentale nel delineare le linee principali di questa iniziativa (per il momento ancora solo teorica e abbozzata) sarà la lista degli enti che decideranno di aderire.
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