Il nuovo Ministro dell’Istruzione si dichiara soddisfatto dell’accordo raggiunto con le parti sociali. Al rinnovo del contratto si unisce lo sblocco degli arretrati
Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito dal 22 ottobre scorso, ha espresso soddisfazione per il lavoro portato a termine tra Ministero e parti sociali. Alla fine anche i sindacati sono arrivati a dire un secco sì alla manovra che dovrebbe essere confermata ed avviata entro Natale. Il Ministro sin da subito mette in luce che la voce più interessante è l’aumento dello stipendio dei dipendenti del comparto scuola, in particolare dei docenti, perché “la valorizzazione dei docenti è stata da subito una missione chiara di questo Ministero: non c’è Merito senza Dignità”. Eh sì, perché ora la parola merito è entrata a chiare lettere nel nome del ministero stesso, anche se può sembrare un po’ ambigua.
Nel periodo storico che stiamo tutti affrontando, dove il tasso di inflazione è alle stelle, e il caro bollette e caro prezzi stanno riducendo sul lastrico parecchie famiglie, arriva la buona notizia del tanto atteso contratto per il personale della scuola.
Rinnovo contratto scuola, sbloccati gli arretrati
In particolare buone notizie per coloro che attendevano da tempo gli arretrati sugli stipendi. L’accordo tra Ministero dell’Istruzione e sindacati, che riguarda 1 milione e 200mila lavoratori del comparto scuola, ha fatto sì che entro Natale, questa la promessa del Ministro, ci saranno aumenti per i dipendenti del settore scuola di almeno 124 euro a persona. Per non parlare degli arretrati che molti attendevano da tempo, “che ammonteranno a una voce media di oltre 2000 euro per dipendente”.
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Le parole del Ministro esprimono soddisfazione non solo per il contratto in sé, ma anche perché esso è la prima manovra importante della nuova direzione del ministero, a cui Valditara fa capo. E questa novità fa parte di un contesto più ampio di finanziamenti pubblici, di cui la voce scuola richiede 500 milioni di euro, che sono stati approvati.
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Ed anche la destinazione d’uso è chiara al Ministro. Oltre che l’aumento dello stipendio e lo sblocco degli arretrati, questi fondi verranno utilizzati per “il Fondo Funzionamento delle Istituzioni Scolastiche, l’edilizia scolastica, le spese per il reclutamento del personale, le supplenze, il sistema delle scuole paritarie, il trasporto disabili e il contrasto al cyberbullismo”.